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B I R A a.k.a. FAUST.
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Ako - IL CANCRO DELLA SOCIETÀ - Video Ufficiale CITAZIONEScarica "TUTTO D'UN FIATO ep" http://www.mediafire.com/download/9z55lj3n...TOep+-+2013.zip
"IL CANCRO DELLA SOCIETÀ"
(F.Camedda / M.Civi / G.Stangoni)
Secondo singolo estratto da "TUTTO D'UN FIATO ep".
REGIA & MONTAGGIO: Gianpaolo Stangoni
SPECIAL GUESTS: Jonathan Staine from Sweet Bye Bye (Choir)
Alessia Urraci (Girl of Memories) Gionata Feuer Frei (Fire Juggler)
MAKE UP: Silvia Camedda
HAIRSTYLIST: Matteo Perra - Storie di Capelli
ABBIGLIAMENTO: Sample Oristano
SI RINGRAZIA: Phablo, Smiffy, Noemi Jacob
INFO & CONTATTI:
www.facebook.com/official.ako
www.twitter.com/akoclick
www.youtube.com/akoclick
Testo:
Strofa:
Schiavo dei giorni, odiavo me stesso, combattere i ricordi è come fare a botte,
non sono mai riesciuto ad impormi, quindi ho preferito scriverti per poi dimenticarti.
Ho fatto le valige, di nascosto, ho preso un po di soldi, messo le chiavi a posto.
Lo sai stavolta ho chiuso piano quella porta, scappo come un ladro, porto via solo l'angoscia.
In giro è ancora buio, la statale è vuota, vorrei fare un tuffo, nella mia mente non si nuota.
Ho dato un bacio al piccolo prima andare, non dirgli mai perché è scappato suo padre.
Il mese scorso quando è arrivata quella lettera è crollato il sogno di una vita, è ora di smetterla
il lavoro non nobilita ma se lo perdi come me, diventi un pazzo omicida fratè.
Rit. G.Stangoni:
The walls sourround me but i cannot see the edges.
The heart is strugglin' against the brain.
No matter what they say, my thoughts are like the tides
there's no escaping, they're never die.
Strofa:
Ciao mamma, è il tuo bambino che ti scrive, quello che oggi non sorride, ciò che avrei voluto dire
è che la notte ti sentivo piangere per me che invece fino all'ultimo ho nascosto le mie lacrime.
E'stato un duro colpo capire cosa avesse il mio corpo, ora ricordo,
dicevi che i capelli corti/ erano l'ultima moda, che non era un problema se non andavo a scuola
e non sapevo se sentirmi speciale o diverso, se tutte quelle visite avessero un senso.
Sono sempre più debole, troppo piccolo per stare al mondo e alle sue fottute regole.
Dicevi mamma ce la farà, avrei dovuto badare a te quando se n'è andato papà
ora il mio banco è vuoto a scuola, ti ho lasciato sola qua, sono una vittima del cancro della società.
Rit. G.Stangoni:
Strofa:
Fare la moglie non è facile figurati la mamma, sognavo solo le vacanze nella casa di campagna
e invece sono qua che piango per un marito omicida, un figlio e le sue grida.
Prendo le gocce per il sonno, domani è un altro giorno, si ma senza il vostro volto.
Mi faccio forza, cammino tra la gente come se la strada fosse vuota, è una continua corsa.
Pago le bollette di una casa che ormai è spenta e dorme, come se fosse/come se fosse
ancora tutto fermo come l'hai lasciato: le lenzuola, i quaderni e anche il tuo giocattolo.
La verità è che sto mondo non conosce la felicità finchè non se ne và,
finchè non capirà che il vero male sono loro qua, piacere sono solo il cancro della società.
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