Benedetto XVI aveva già annunciato il viaggio a esponenti del mondo ebraico

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  1. .:'Tha_RuL@nD':.
     
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    A maggio la visita del Papa in Israele
    L'annuncio del premier israeliano Olmert. Shimon Peres lo accompagnerà durante tutto il soggiorno
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    «La Shoah, un crimine contro l'umanità»
    Papa Benedetto XVI
    GERUSALEMME - Sciolte definitivamente le tensioni fra lo Stato d'Israele e il Vaticano, dopo le dichiarazioni negazioniste del vescovo Williamson. Il primo ministro israeliano Ehud Olmert ha confermato il prossimo viaggio di Papa Benedetto XVI in Israele, e ha annunciato che la visita si terrà nel maggio prossimo. L'annuncio è arrivato domenica mattina, poco prima della seduta del Consiglio dei ministri. «In maggio ci sarà una visita importante, quella di Papa Benedetto XVI», ha detto Olmert. «Il presidente Shimon Peres l’accompagnerà durante tutto il suo soggiorno, che sarà organizzato dall’ufficio del primo ministro». Giovedì scorso il Papa, durante un incontro con una delegazione di presidenti delle maggiori organizzazioni ebraiche americane, aveva detto che «si stava preparando» a un viaggio in Terra Santa: «Sto preparando la visita in Israele, terra sacra per i cristiani e per gli ebrei», aveva detto, senza però precisare la data.

    LA SHOAH «CRIMINE CONTRO DIO» - Nella stessa occasione, Benedetto XVI aveva avuto dure parole di condanna per la Shoah: «un crimine contro Dio e l'umanità». E aveva definito «inaccettabile e intollerabile» la posizione di chi, tra gli uomini di Chiesa, la nega o la minimizza. La presa di posizione del pontefice era stata auspicata da più parti, dopo le polemiche seguite alle dichiarazioni del vescovo lefebvriano negazionista Williamson, che mette in dubbio l'esistenza delle camere a gas e il loro utilizzo, nei lager nazisti, per lo sterminio di ebrei e prigionieri politici. «L’intera umanità prova profonda vergogna per la selvaggia brutalità nei confronti del vostro popolo in quell’occasione - ha detto il Papa ai rappresentanti del mondo ebraico -. E’ fuori discussione che ogni negazione o tentativo di minimizzare questo terribile crimine è intollerabile e del tutto inaccettabile».

    «AMICIZIA CON GLI EBREI» - Netta la condanna anche dell’antisemitismo. «La Chiesa - aveva detto Benedetto XVI - è profondamente e irrevocabilmente impegnata a rifiutare ogni antisemitismo e a continuare a costruire relazioni buone e durature tra le nostre due comunità». Il Papa aveva ricordato che «i due millenni di storia della relazione tra ebraismo e Chiesa sono passati tra molte fasi diverse, alcune delle quali dolorose da ricordare. Ora che siamo in grado di incontrarci in uno spirito di riconciliazione, non dobbiamo permettere che le difficoltà passate ci impediscano di stringerci la mano dell’amicizia».



    fonte: corriere della sera
     
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