Nadal buca la rete

"Vinco con i Dragon ball"

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  1. .:'Tha_RuL@nD':.
     
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    Il trionfatore degli Australian Open si concede ai tifosi in una chat da casa: "Non penso al Grande Slam, preferisco vincere punto dopo punto. In campo porto sempre i dvd dei Dragon Ball e l'I-pod"
    Rafael Nadal, nato il 7 novembre 1986, al rientro in Spagna. Ap
    MILANO, 5 febbraio 2009 - Rafa Nadal non si stanca mai. Dopo le oltre nove ore passate in campo a Melbourne per battere Fernando Verdasco e Roger Federer e conquistare il suo primo Slam sul cemento, si è sobbarcato le sessioni fotografiche di rito, ventiquattr'ore di volo, l’accoglienza festosa e un po’ ingombrante dei suoi tifosi a Manacor e questa sera quella virtuale dei suoi fan in una chat organizzata da Babolat direttamente a casa sua. Sono stati circa tremila i fortunati che sono riusciti a trovare un bit libero per collegarsi a un server che soffriva per le eccessive richieste. Rafa per una volta non ha voluto rispondere a domande su Roger Federer, ma non si è nascosto dietro alla questione che tutti si stanno ponendo in questi giorni: può Nadal puntare a realizzare il Grand Slam? “Non è certo un obiettivo a cui penso adesso. Nella mia mente c’è il torneo di Rotterdam, poi Dubai, Indian Wells, Miami… La strada è lunghissima e difficile. Diciamo che ha più chance Federer di vincere Roland Garros che io di chiudere lo Slam”. Rafa non riesce nemmeno a scegliere tra il quinto Roland Garros e il secondo Wimbledon: “Qualunque dei due va bene. Non voglio scegliere: io provo a vincere ogni singolo punto che devo giocare”.
    I PIANTI DI RAFA - Seppur indirettamente, una domanda sul suo rivale svizzero è arrivata: ma tu Rafa, hai mai pianto dopo una partita? “Certamente e più di una volta. Dopo la finale di Wimbledon che ho perso nel 2007 non riuscivo a smettere. Ma avevo pianto di gioia anche due giorni prima quando avevo vinto la semifinale”. E poi largo alle curiosità: “Scrivo con la destra e fino a 11 anni giocavo con le due mani entrambi i colpi. Poi mio zio Toni mi ha detto che dovevo scegliere e ho cominciato a colpire il diritto con la sinistra. Non saprei perché, mi è venuto naturale”. A Melbourne ha vinto il torneo numero 32 da professionista. “I trofei li tengo in una stanza dove mi sono fatto anche la palestra, mentre con le racchette usate cerco di raccogliere soldi per fare beneficenza, a parte quelle con le quali ho vinto un grande torneo e che mi piace conservare.. In campo mi porto sei Babolat, tante magliette perché sudo parecchio, il portafogli, i dvd di Dragon Ball e l’I-Pod per ascoltare il mio gruppo preferito:Lo Oreja de Van Gogh”.
    NON SOLO TENNIS - Ma Nadal non è solo tennis. Nella sua vita c’è un passato da calciatore nelle giovanili del Maiorca e ora sta diventando un buon giocatore… alla Play Station: “Gioco solo ed esclusivamente a Pro Evolution Soccer”. E di solito non sceglie l’amato Real Madrid, ma l’imbattibile Manchester United. Perché a lui non piace perdere, nemmeno alla Play Station.

    fonte:gazzetta dello sport
     
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